Dal 26 al 29 aprile si è tenuto il Congresso Mondiale di Podologia e Biomeccanica a Napoli. Un evento che resterà indubbiamente negli annali dei meeting del settore, data la presenza dei più illustri esponenti del settore: Kirby, Dananberg, Payne, Rehbok, Armstrong, per citarne solo alcuni. Un evento che gli stessi protagonisti hanno definito l’evento più importante dell’anno per quanto riguarda la Podologia e la Biomeccanica. Gli esperti del settore hanno capito la portata dell’evento e si sono presentati numerosi all’appello, in più di 1000 da tutta Italia, e non solo.
In questa scintillante occasione ho avuto l’onore, oltre che l’onere, di confrontarmi con i colleghi, sia nel ruolo di Relatore, presentando una lezione sui rapporti tra la Biomeccanica e l’Osteopatia, sia come Moderatore, dando voce ai relatori nella giornata dedicata alla Sessione di Biomeccanica in plenaria.
Inutile aggiungere quale occasione di confronto e crescita siano stati questi quattro giorni all’insegna della conoscenza della biomeccanica dello sportivo.
L’eccellenza italiana ha avuto modo di guardare in faccia l’eccellenza internazionale, e non ha affatto sfigurato, si è invece fatta forte di una conoscenza già strutturata delle teorie più accreditate, che hanno costituito la base di avanzamento dei lavori presentati.
Il prossimo congresso avremo modo di confrontarci di nuovo con i più famosi ricercatori del settore, e vedremo quali nuovi contributi verranno presentati, per arricchire il nostro patrimonio terapeutico, e per poter sviluppare strategie terapeutiche sempre più efficaci.